Tuesday 8 August 2017

Come fare bene il networking divertendosi?








Come fare bene il networking divertendosi?
10 consigli semplici per far rete


1.     Chi é la persona che ti é appena stato presentata?
Interessati in lei, e mostrale attenzione sincera. Fai domande aperte, ascolta bene le risposte e lascia parlare. Ti divertirai, verrai apprezzato e avrai un contatto di valore.
Se non c’é sintonia, non approfondire la conoscenza: non perdi nulla.

2.     Attenzione all’effetto boomerang!
I gossip ed i giudizi si ritorcono su chi li esprime.

3.     Dove sta il valore di una buona rete di contatti?
Non sta solo nelle persone che conosci tu, ma soprattutto nelle persone che loro conoscono e tu non ancora.

4.     Una buona prima impressione conta.
Presentati con una decisa stretta di mano e guardando il tuo interlocutore negli occhi.

5.     Quale problema puoi risolvere?
Esponi in modo chiaro e breve in che modo puoi essere utile al tuo interlocutore.
Far rete comincia dal dare: il ricevere arriva da solo successivamente.

6.     Fatti trovare.
Online con website e/o social media, e offline tramite la tua rete.

7.     Segui degli obiettivi chiari.
Il tuo target é presente? Controlla elenchi dei partecipanti. Decida chi vuoi incontrare e il perché.

8.    Rimani nel pensiero dell’altro.
Mandagli una mail o un SMS, oppure un link tramite social media (LinkedIn, Twitter, Facebook). Preferibilmente entro una settimana.

9.     Prima di tutto: sii te stesso, e divertiti a conoscere tanta gente interessante!


               Per maggiori informazioni vedere la nostra pagina Facebook oppure    
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Wednesday 12 November 2014

Freelance Area Manager - Il Benelux per la PMI dell'Emilia Romagna

> La vostra azienda ha bisogno di internazionalizzazione ma non vi potete permettere una struttura export? 
> Manca l'esperienza oppure la cultura dell'export all'interno della vostra impresa?
> Cercate assistenza nel contatto con i vostri prospetti e clienti?
> Avete bisogno di una presenza continua in loco ma senza rischi?
> Desiderate sviluppare le opportunitá commerciali nei Paesi Bassi e in Belgio?

StartNL aiuta le piccole e medie industrie dell'Emilia Romagna che si sono posti obiettivi strategici in Olanda oppure in Belgio a costruire la loro rete distributiva e la loro organizzazione.
Offre una consulenza export concreta e pratica, grazie alla sua presenza continua sul territorio.

Come libero professionista nel ruolo di export area manager assisto in modo flessibile ed efficiente le PMI che desiderano sviluppare il proprio business nel Benelux.
Olandese di origine, residente a Bologna, e professionista con pluridecennale esperienza nell’export management, lavoro a fianco di aziende dell'Emilia Romagna, prevalentemente sull’esportazione di prodotti italiani nei paesi del Benelux (Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo).

Disponendo di uno studio nei Paesi Bassi, garantisco sia una presenza continuativa sul territorio che il reporting mensile al Responsabile Export in sede aziendale in Italia.

Servizi:
• Ricerca e gestione clienti, monitoraggio delle vendite
• Supporto promozionale (es. fiere)
• Sviluppo budget vendite, politica prezzi e definizione obiettivi
• Avviamento di consociata, gestione del personale in loco
• Consulenza in materia di ottimizzazione fiscale
• Ricerche di mercato
• Soluzioni logistiche
• Avviamento e gestione di webshop locali e internazionali con webfulfillment
• Reporting mensile in sede

Remunerazione:
Fee mensile senza alcun addebito di spese di viaggio, con variabile in funzione dei risultati.

Per maggiori informazioni:
www.startnl.it
email: erik.kooijmans@startnl.it

Via XXI Aprile 1945 n.5/2
40134 Bologna
Italia
Cell. +39 366 5299022

Van Alkemadelaan n.670
2597 AW L’Aja
Paesi Bassi
Cell. +31 6 17320327




Monday 10 November 2014

Opportunità commerciali per PMI italiane nel Benelux


Il nome Benelux si riferisce all’insieme di tre paesi di dimensioni limitate: Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Al suo interno sono attivi 6 governi diversi e vengono parlate 4 lingue ufficiali. Nell’imaginario  di molti l’importanza di questa regione è rapportata alle sue dimensioni geografiche: sulla mappa europea scompare quasi, incastrata com’è fra Regno Unito, Germania e Francia. Bisogna guardare con la lente per trovarla…

Di conseguenza molte PMI Italiane non considerano il Benelux subito come un mercato interessante per i loro prodotti. Le complessità linguistiche, normative e commerciali da affrontare per trovare i partner giusti appare sproporzionata al limitato potenziale che si intravede.

Niente di più miope.
Nonostante le sue dimensioni geografiche limitate, si tratta di una regione densamente popolata da quasi 30 milioni di persone con un reddito medio fra i più alti non solo in Europa ma anche nel mondo. Il Benelux nel suo insieme genera un PIL pari a 2/3 di quello italiano.
Il mercato del Benelux è internazionalizzato al punto che la maggior parte dei consumi è legata a prodotti importati. I Paesi Bassi hanno incidenza sul commercio internazionale in valori superiori a quelli di Francia ed Italia, subito dopo il Giappone.
Nonostante il contesto, l ’immagine del Made-in-Italy vive un momento molto buono in questi paesi. Vengono organizzati a ritmo costante eventi e manifestazioni che mettono in risalto i prodotti italiani. Nelle edicole riviste ‘glossy’ sono dedicate interamente all’Italia ed al Made in Italy.
In Olanda si contano almeno 14 aziende specializzate esclusivamente nell’importazione di vini italiani, ed una serie di grossisti specializzati nell’alimentare italiano. I prodotti del settore metalmeccanico italiano (macchinari) godono da sempre un’ottima reputazione qualitativa, e continuano occupare posizioni di rilievo. La moda italiana la fà da padrone, con i negozi lifestyle delle grandi e meno grandi firme italiane nei punti più strategici dei grandi centri urbani. Altrettanto vale per il design e per i mobili italiani.

Sono tante le PMI italiane che già da tempo hanno saputo trovare la loro strada nel Benelux. Per alcune aziende emiliane le consociate nel Benelux sono fra le più importanti, in termini di fatturato e redditività, alla pari con quelle presenti in Germania, Francia, ecc.

In Olanda vivono e lavorano oltre 40’000 professionisti Italiani altamente qualificati, oltre agli italiani presenti in funzioni importanti presso le grandi organizzazioni internazionali come l’Unione Europea, NATO ecc. in Belgio e Lussemburgo.

La cultura commerciale in Olanda è molto orientata all’estero. L’imprenditore olandese in genere non è ne conservatore ne abitudinario, ma è aperto a tutte le innovazioni che gli possono portare business o benefici di efficienza, da qualunque parte del mondo gli vengano proposti.

I canali commerciali offrono molte possibilità di ingresso. Al livello politico vige una cultura economica liberale che favorisce la concorrenza e l’entrata di nuovi players, anche esteri, a dispetto di posizioni di rendita e monopolio.

La conoscenza delle lingue viene promossa a tutti i livelli, cosicchè praticamente ogni interlocutore locale riesce comunicare almeno in inglese, ma spesso anche in tedesco o frances ed a volte addiritura anche in italiano. Per molti professionisti italiani in Olanda non è nemmeno necessario imparare la lingua olandese poichè con l’inglese già si gestiscono bene sia la vita professionale che quella privata.

Attualmente, nonostante il contesto economico e politico italiano offra poche soddisfazioni e ancora meno possibilità di crescita, una percentuale significativa delle nostre PMI continua a concentrare il suo giro d’affari quasi interamente nel mercato interno, subendone quindi le conseguenze negative legate al rallentamento dei consumi. Dall’altro lato anche coloro che esportano in Europa, spesso si limitano a mercati come quelli di Germania, Francia e Regno Unito. È una mancata opportunità non indagare sulle proprie possibilità commerciali nel Benelux.

I Paesi Bassi: opportunità professionali per il manager italiano?


In Olanda abitano e lavorano più di 45.000 professionisti italiani, di cui la maggior parte in posizioni di responsabilità. Fra le tante nazionalità attive in Olanda, di regola gli italiani vengono particolarmente stimati per l’alto livello di preparazione professionale e per l’energia con la quale si dedicano alle proprie funzioni. Gli italiani si trovano in genere nelle grandi multinazionali, nelle università e negli istituti pubblici internazionali, ambienti dove l’inglese è lingua franca e dove quindi non è necessario conoscere la lingua olandese.
I professionisti italiani si sono organizzati in vari fori, ad esempio il gruppo Italian Professionals Netherlands che si trova in LinkedIn, come anche in altri social media.
Ogni anno viene premiato l'Italiano in Olanda che ha dato maggior contributo ai rapporti fra i due paesi e al prestigio dell’Italia in Olanda. Quest’anno il titolo è andato a Raffaella Morganti, professore di Astrofisica all’Università di Groningen per il suo lavoro accademico e la sua capacità di creare e guidare team multinazionali efficaci.
Il successo degli italiani in Olanda ha sicuramente da fare con il clima multinazionale e stimolante che si è andato a creare in varie regioni del paese: quest’anno la provincia di Utrecht, nel centro geografico dei Paesi Bassi, si è confermata come la regione europea più competitiva secondo l’indice stabilito dall’Unione Europea (European Competitive Index, della Commissione Europea), per una serie di fattori fra cui la propensione e la capacità di accogliere e remunerare il talento straniero, ma è l'intera Olanda a caratterizzarsi per l'ambiente stimolante e molto favorevole allo sviluppo sia umano che professionale.
Intorno a varie università olandesi si sono creati dei poli scientifico-industriali dove imprenditori innovativi e il mondo accademico si incontrano e collaborano nel lancio di prodotti di alta tecnologia e nuove tecniche di produzione. Uno di questi poli è quello dell’Università di Ingegneria di Eindhoven, che negli ultimi 20 anni ha sviluppato in collaborazione con la multinazionale dell’elettronica Philips una vera e propria powerhouse di piccoli start-up tecnologici.
Un risultato di questo connubio favorevole fra imprenditoria e mondo accademico si trova nella posizione di punta che i Paesi Bassi ricoprono nello sviluppo della stampa 3D a livello mondiale.

Nonostante in Olanda l’attuale livello di disoccupazione sia relativamente alto ed il clima politico non sia più favorevole come una volta verso l’immigrazione, il professionista straniero rimane molto ben visto. Anzi, nonostante il momento economico negativo, si verifica attualmente una mancanza in particolare di personale tecnico altamente qualificato, per cui il primo ministro Rutte di recente ha dichiarato che considera prioritario promuovere in tutti i modi l’immigrazione di personale straniero che possa colmare questa lacuna.

Come si deve muovere il manager italiano interessato a proseguire la propria carriera nei Paesi Bassi?
Gli arrivi seguono due tracciati ben distinti: la maggior parte dei manager italiani attivi in Olanda è arrivato grazie a spostamenti e progressi di carriera all’interno della loro organizzazione di provenienza, es. carriere internazionali all’interno di multinazionali italiane e non, bandi universitari ecc. Per questa categoria in particolare gli ostacoli logistici sono limitati. È molto comune la figura del manager ‘expat’ che si porta dietro la famiglia e che quindi deve trovare una casa, scuola per i figli, un lavoro per la moglie ecc. Ma si vede anche, e sempre più di frequente, il manager italiano che pendola fra i due paesi, facendo la settimana lavorativa in Olanda e lasciando la sua famiglia in Italia. In questo modo si semplifica naturalmente di molto la gestione dell’espatrio.
Per il manager che si muove per conto proprio il discorso, soprattutto all’avvio, è più complesso ma non impossibile. Esistono vari canali predisposti che possono essere d’aiuto. Ci sono agenzie interinali che si specializzano nella mediazione per personale di madrelingua italiana, oltre a fornire altri servizi d’impresa per l’imprenditore italiano in Olanda.
Molto importanti sono anche i canali informali, laddove la stragrande maggioranza delle nuove assunzioni si origina in contatti personali indiretti (non da confondere con meccanismi nepotistici,  che sono praticamente assenti nella quotidianità imprenditoriale ed istituzionale). Sicuramente bisogna essere disponibili per passare periodi consistenti nel territorio per crearsi una rete efficace. Chi ci prova troverà comunque molte porte aperte facendosi indirizzare dai propri interessi e dalle proprie capacità professionali.
È molto importante farsi consigliare bene sul punto della fiscalità. Fra Italia e Paesi Bassi vige un’accordo fiscale che prevede che il manager residente in Italia che guadagna in Olanda debba comunque al fisco italiano ogni vantaggio eventualmente a lui favorevole della fiscalità olandese. In poche parole: inutile sperare in vantaggi fiscali se non si è disposti di spostare la residenza (in termini di centro degli interessi economici e personali).

Per il giovane manager ed il neolaureato che è interessato a percorrere la strada suindicata di trovarsi uno sbocco professionale per conto proprio nei Paesi Bassi di recente è stata fondata FuturoNL. Tramite tale struttura un gruppo di olandesi residenti in Italia fornisce consigli pratici, contatti ed assistenza generale a chi si vuole informare in preparazione di un proprio spostamento in Olanda, sulla base del volontariato.
FuturoNL è in contatto con istituti come AlmaLaurea per poter accedere al suo database di laureati a cui offrire la propria assistenza. Per lo stesso motivo collabora con La Fonderia Dei Talenti (www.lafonderia.org), che offre la sua capacità di raggiungere il talento italiano in tutto il mondo.

Per avere un primo contatto ed approfondire quel che FuturoNL può fare per te, chiama il 366 5299022 oppure scrivi a erik.kooijmans@startnl.it.

Erik Kooijmans,  consulente export di importanti PMI emiliane.
Olandese di origine ma residente a Bologna, possiede uno studio in entrambi i paesi, fra i quali divide il suo tempo e la sua attività professionale.